Nato a Napoli nel 1918, è tra i maggiori esponenti dell'astrattismo italiano sin dal dopoguerra.
Allievo, alla fine degli anni trenta, di Marino Marini e Pio Semeghini, degli architetti Agnoldomenico Pica e Giuseppe Pagano, presso l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Monza, Renato Barisani partecipa dal 1947 al 1950 alle esperienze del "Gruppo Sud" di Napoli; dal 1950 al 1955, insieme a R. De Fusco, G. Tatafiore ed A. Venditti, costituisce il "Gruppo Arte Concreta" napoletano, muovendosi nell'ambito di una ricerca astratta di respiro internazionale; dal 1953 al 1957 è presente nel "Movimento Arte Concreta" di Milano, partecipando a quasi tutte le mostre, anche storiche, in Italia e all'estero; dal 1960 al 1963 è nella "Nuova Scuola Europea" di Losanna.
Nel 1948, 1965 e 1986 è invitato ad esporre alla Quadriennale di Roma; nel 1962 e nel 1972 alla Biennale di Venezia.
Nel Natale 1970, Barisani, continuando la sua ricerca sulla luce, realizza l'installazione di un grande oggetto luminoso in piazza Carità a Napoli.
Nel 1977 gli viene dedicata la prima importante antologica al Museo di Villa Pignatelli di Napoli, dove vengono esposte opere realizzate dal 1940 al 1975.
Negli anni ottanta prosegue la sperimentazione di tecniche e materiali diversi con una lunga serie di collage.
Nel 1993 la Krasner Foundation di New York gli conferisce un prestigioso riconoscimento assegnandogli il premio Pollock. Dal 1996 si dedica alla realizzazione di mosaici partecipando con un grande pannello alla rassegna Artinmosaico organizzata presso le Scuderie del Palazzo Reale di Napoli. Nel 1999 presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli vengono presentati i fotogrammi realizzati dal 1954 al 1997.
La mostra evidenzia le diverse fasi della sperimentazione compiuta da Barisani che, partito dal gioco della trasparenza delle forme nei fotogrammi della metà degli anni cinquanta, giunge all'evidenza geometrica delle stesse. Nell'Ottobre 2000 la Città di Napoli gli dedica una grande mostra antologica al Castel dell'Ovo, con opere dagli anni '50 al 2000.
Nel 2002 partecipa alla mostra "Dal Futurismo all'Astrattismo - un percorso d'avanguardia nell'arte italiana del primo novecento", tenutasi al Museo del Corso in Roma.
Dal 2001 al 2004 ha realizzato opere (due sculture e un grande mosaico) destinate alla nuova metropolitana di Napoli, sculture e bas-sorilievi in acciaio destinate agli spazi urbani dei Comuni di S. Giorgio a Cremano, Ripe San Ginesio, Giffoni Sei Casali.
Costante, dagli anni '50, resta l'impegno di Barisani anche nella realizzazione di ceramiche, vetrofusioni, monili e gioielli d'arte con i quali ha partecipato a varie mostre di rilievo nazionale. La tessitura e gli arazzi sono tra gli ultimi interessi dell'artista.
Sono molto numerose le pubblicazioni che hanno riguardato Barisani, sin dagli anni '50.
Opere di Renato Barisani sono presenti in vari musei pubblici ed in collezioni private in Italia e all'estero.
Sono anni di sperimentazione con collages e mosaici. Nell'Ottobre 2000 la Città di Napoli gli dedica una grande mostra antologica al Castel dell'Ovo, con opere dagli anni '50 al 2000.
Costante, dalla seconda metà degli anni '50, resta l'impegno anche nella realizzazione di ceramiche, vetrofusioni, monili e gioielli d'arte. La tessitura e gli arazzi sono tra gli ultimi interessi dell'artista.
Nel 2008 il Palazzo delle Arti di Napoli gli dedica una mostra personale con le opere più recenti: pitture, sculture e gioielli.
Muore a Napoli, all'età di quasi 93 anni, mentre ha in corso una mostra su Jazz e astrattismo a Forio d'Ischia.
Nel Luglio 2017 la Pinacoteca Comunale d'Arte Contemporanea della Città di Gaeta gli dedica una nuova mostra antologica con oltre 200 opere, alcune inedite. Oltre quadri e sculture, vengono esposti fotogrammi, ceramiche, arazzi, mosaici e monili.
Muore a Napoli il 3 settembre 2011
I PERIODI STORICI DELL'OPERA DI RENATO BARISANI
figurativo:
1935-1949
Concretista:
1950-1955
Informale:
1956-1962
Macchinistico / New dada
1963-1966
Neocostruttivista
1967-1983
Astrazione organica
1983/84 ad oggi
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